SABATO 25 APRILE alle ORE 17,30
“POSSA IL MIO SANGUE SERVIRE”
Aldo Cazzullo presenta il suo ultimo libro (ed.Rizzoli)
al Teatro Sociale “G.Busca” di Alba, sala storica
ingresso gratuito
Un
nuovo libro “vero e pieno di vita” ci conduce al cuore della
Resistenza. Storie di quotidiano eroismo che ci costringono a
interrogarci sul nostro presente.
”La
Resistenza è un patrimonio che appartiene alla nazione. Forse è
arrivato il momento di raccontare la grande storia attraverso le piccole
storie”.
La
Resistenza a lungo è stata considerata solo una “cosa di sinistra”:
fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono
stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su
vittime innocenti, i “ragazzi di Salò”. Entrambe queste versioni sono
parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un
patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la
Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono
nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in
cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le
storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato
centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che
sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo «vi accompagno io
davanti al Signore»; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di
arrendersi ai nazisti perché «le nostre montagne sono nostre»; dei tre
carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi;
dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano
nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a
combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani
comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola
Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, giellisti come Beppe Fenoglio. E
fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che
morirono combattendo al fianco degli Alleati. La Resistenza ha avuto le
sue pagine nere, che vanno raccontate, come fa anche questo libro, da
Porzûs a Codevigo; così come racconta le atrocità spesso dimenticate dei
nazisti e dei fascisti: Boves e Marzabotto, le torture della X Mas e
della banda Koch. La storia è scandita dalle voci dal lager e dalle
lettere dei condannati a morte, certi che dal loro sacrificio nascerà
un’Italia migliore.
“Possa
il mio sangue servire per ricostruire l’unità italiana e per riportare
la nostra terra a essere onorata e stimata nel mondo intero” – Capitano Franco Balbis, decorato a El Alamein e fucilato dai fascisti il 5 aprile 1944.
ALDO CAZZULLO (Alba
1966) dopo 15 anni alla “Stampa”, dal 2003 è inviato e editorialista
del “Corriere della Sera”. Ha dedicato oltre dieci saggi alla storia e
all’identità nazionali. Sia Viva l’Italia! (2010) sia Basta piangere! (2013) hanno superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni (2014) le duecentomila.
L’ultimo libro di Aldo Cazzullo, La guerra dei nostri nonni, è stato uno dei più venduti del 2014.
Possa il mio sangue servire è in libreria ad aprile, in occasione del 70° anniversario della Liberazione.
L’appuntamento è inserito nel programma “Resistenze” organizzato
dal Comune di Alba, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il
Centro studi “Beppe Fenoglio” e le associazioni albesi per celebrare
l’anniversario dei 70 anni di Liberazione nazionale.
per informazioni
Centro studi “Beppe Fenoglio” 0173 364623
Teatro Sociale 0173 35189
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